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Ho visto Nina volare
Ho visto Nina volare
InScena

Durata: 93 min

Lingua: Italiano

Costantina ha 30 anni ed è una regista e drammaturga alla ricerca di nuove forme. Marco ha 20 anni e vuole fare l’attore. Manda un self-tape a Costantina per un fare un provino in presenza, e viene selezionato. L’audizione diventa un percorso di iniziazione per Marco, che, guidato da Costantina a giocare con la sua espressione di genere, indaga i suoi spettri di genere femminile e maschile, rivelandosi una “Nina”. Diventare una “Nina” non è scoprirsi “donna”, piuttosto significa scoprire la propria identità di genere ed esprimerla. E’ saper portare la propria croce, trovare il proprio spazio per non aver paura della vita.
La vicenda narrata è circolare e viziosa, di gusto beckettiano. Tuttə lə personaggə sono archetipi di una dimensione che sembra accadere su un palco, ma accade dentro ognunə di noi. Come Marco, ogni volta che qualcunə si trova a dover affrontare questo percorso di scoperta, nella sua anima ci sono i due spettri femminile e maschile che devono giocare una partita: Ni e Na.
Ni e Na sono gli stereotipi del femminile e del maschile universale, si conoscono da tempo - probabilmente da sempre - e si ritrovano sempre nello stesso luogo ad aspettare lo stesso pacco che contiene lo stesso gioco che come sempre devono giocare. Ma c’è davvero una partita da giocare? Questa famosa divisione binaria masc/femme è così reale?

93 min

Lingua: Italiano

Costantina ha 30 anni ed è una regista e drammaturga alla ricerca di nuove forme. Marco ha 20 anni e vuole fare l’attore. Manda un self-tape a Costantina per un fare un provino in presenza, e viene selezionato. L’audizione diventa un percorso di iniziazione per Marco, che, guidato da Costantina a giocare con la sua espressione di genere, indaga i suoi spettri di genere femminile e maschile, rivelandosi una “Nina”. Diventare una “Nina” non è scoprirsi “donna”, piuttosto significa scoprire la propria identità di genere ed esprimerla. E’ saper portare la propria croce, trovare il proprio spazio per non aver paura della vita.
La vicenda narrata è circolare e viziosa, di gusto beckettiano. Tuttə lə personaggə sono archetipi di una dimensione che sembra accadere su un palco, ma accade dentro ognunə di noi. Come Marco, ogni volta che qualcunə si trova a dover affrontare questo percorso di scoperta, nella sua anima ci sono i due spettri femminile e maschile che devono giocare una partita: Ni e Na.
Ni e Na sono gli stereotipi del femminile e del maschile universale, si conoscono da tempo - probabilmente da sempre - e si ritrovano sempre nello stesso luogo ad aspettare lo stesso pacco che contiene lo stesso gioco che come sempre devono giocare. Ma c’è davvero una partita da giocare? Questa famosa divisione binaria masc/femme è così reale?
Sabato 01/03/2025
Cineteatro Santa Maria - Biassono
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